Nello
spazio interculturale letterario di oggi vi parlerò dei cosiddetti
"romances".
Il
"romance" è una composizione poetica tipica della
letteratura spagnola. Strutturalmente, i romances sono delle
lunghe poesie scritte in versi che possiedono rima e metrica
specifiche.
Nacquero
e si fecero popolari intorno al XV secolo, come canzoni interpretate
dai giullari, in parte cantando e in parte recitando, che venivano
tramandate oralmente di generazione in generazione; fu soltanto molti
anni dopo che vennero messi per iscritto in raccolte chiamate
"romanceros". Appartengono tutti ad autori sconosciuti,
visto il modo e l'epoca in un vennero creati.
In
genere i romances sono poemi narrativi, vale a dire che
raccontano una storia mediante la poesia, e gli argomenti variano
dipendendo dal luogo ed epoca d'origine di ogni romance. In
genere, comunque, raccontano storie d'amore che non hanno quasi mai
un lieto fine.
Un
esempio molto bello di romance è il seguente:
ROMANCE
DEL ENAMORADO Y LA MUERTE:
Soñito
del alma mía,
Soñaba
con mis amores
Que
en mis brazos los tenía.
Vi
entrar señora tan blanca
Muy
más que la nieve fría.
-
¿Por dónde has entrado, amor?
¿Cómo
has entrado, mi vida?
Las
puertas están cerradas,
Ventanas
y celosías.
-
No soy el amor, amante:
la
Muerte, Dios me envía.
-
¡Ay, Muerte tan rigurosa,
dejadme
vivir un día!
-
Un día no puede ser,
una
hora tienes de vida.
Muy
de prisa se calzaba,
Más
de prisa se vestía;
Ya se va para la calle
en donde su amor vivía.
- Ábreme la puerta, blanca,
ábreme la puerta, niña!
Ya se va para la calle
en donde su amor vivía.
- Ábreme la puerta, blanca,
ábreme la puerta, niña!
-
¿Cómo te podré yo abrir
si
la ocasión no es venida?
Mi
padre no fue al palacio
Mi
madre no está dormida.
-
Si no me abres esta noche,
ya
no me abrirás, querida;
la
Muerte me está buscando,
junto
a tí, vida sería.
-
Vete bajo la ventana
donde
labraba y cosía;
te
echaré cordón de seda
para
que subas arriba,
y
si el cordón no alcanzare
mis
trenzas añadiría.
La
fina seda se rompe;
La
Muerte que allí venía:
-
Vamos, el enamorado,
que
la hora ya es cumplida.
A continuazione vi lascio una
traduzione realizzata da me affinché possiate comprendere il
significato del romance, ma è una traduzione puramente
letterale giacché tradurre una poesia in modo che metrica e rima
risultino perfette richiede modifiche nel testo e, per tanto, nel
significato dell'opera. Senza alcun dubbio la musicalità che la
poesia ha in lingua originale la rende molto più bella, per cui vi
consiglio di usare la seguente traduzione al puro scopo di
comprendere a pieno il testo della versione originale, e di non
badare all'assenza di rima:
Un
sogno sognavo ieri notte,
Piccolo
sogno dell'anima mia.
Sognavo
coi miei amori,
che
tra le braccia stavo cullando.
Vidi
entrare una donna bianca,
molto
più della neve fredda.
-
Da dove sei entrata, amore?
Come
sei entrata, vita mia?
Le
porte sono chiuse,
finestre
e persiane anche.
-
Non sono il tuo amore, amante:
sono
la Morte, Dio mi invia.
-
Oh, morte inesorabile,
concedimi
un giorno di vita!
-
Un giorno non potrà essere,
un'ora,
piuttosto, avrai di vita.
In
fretta e furia si mise le scarpe,
ancor
più in fretta si vestì;
si
diresse alla strada
dove
il suo amore abitava.
-
Aprimi la porta, bianca,
aprimi
la porta, bambina.
-
Come potrò mai aprirti,
se
l'occasione non è dovuta?
Mio
padre non è a palazzo,
mia
madre non sta dormendo.
-
Se non mi apri questa notte,
mai
più mi aprirai, cara mia;
la
Morte mi sta cercando,
insieme
a te, questo sarebbe vita!
-
Dirigiti alla finestra,
dove
tessevo e cucivo;
ti
lancerò una corda di seta
affinché
tu salga da me,
e
se la corda non fosse sufficiente,
le
mie treccie aggiungerei.
La
fina seta si rompe;
la
Morte che sta arrivando.
-
Andiamo, Innamorato,
che
la tua ora è finita.
Esistono
numerose versioni cantate di questo romance,
tra le quali una a cura di due cantanti uruguaiani, a mia opinione
davvero bella. Vi invito ad ascoltarla nel seguente link:
https://www.youtube.com/watch?v=AFaqhR4_sjU

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