jueves, 16 de junio de 2016

NOTIZIE DAL MONDO ISPANICO: a più di tre secoli dalla sua creazione, la Real Academia Española permette alla decima donna nella storia di occupare un posto tra i suoi componenti.

L'equivalente dell'Accademia della Crusca italiana per il mondo ispanico, la Real Academia Española, è composta da 46 membri. Domenica scorsa ha fatto il suo discorso d'ingresso la poetessa, saggista e traduttrice di lingue orientali Clara Janés, dopo essere stata eletta a maggio dell'anno scorso per prendere posto sulla sedia precedentemente occupata da Eduardo García de Enterría, deceduto nel 2013.

La parte più rilevante di questa notizia è il fatto che questo nuovo membro sia una donna: incredibile ma vero, durante i più di trecento anni di storia dell'Academia soltanto dieci dei suoi 453 membri furono donne. Undici, se contiamo la recentemente eletta esperta in lessicografia Paz Battener, la quale entrerà ufficialmente a far parte dell'accademia fra qualche mese.

Questa terribile assenza di donne nella RAE è ancora oggi duramente criticata. Furono numerose le occasioni, nei secoli scorsi, nelle quali l'Academia rifiutò categoricamente la candidatura di una donna sostenendo che “la donna che scrive è un errore della natura”.

La prima donna a venire ammessa fu Carmen Conde, eletta nel 1979 perché la RAE decise che “era il turno di scegliere una donna”. Questo dopo che, nel 1972, María Moliner, autrice di uno dei dizionari più completi della lingua spagnola, perse la votazione contro un filologo di minore influenza, in un atto maschilista fin troppo evidente. Fu così che anni dopo si ritenne opportuno scegliere una donna per rispondere alle forti accuse di misoginia che erano state rivolte all'accademia. L'inclusione delle donne continuò negli anni seguenti, anche se attualmente le donne della RAE non sono che otto di fronte a 37 uomini e una vacante.

Secondo alcune delle attuali donne membro dell'Academia, questa situazione non è un fatto isolato: all'incirca il 70% degli studenti di materie letterarie sono donne e così anche la metà dei professori, ma la percentuale di cattedre di genere femminile si aggira intorno al 14%; a quanto pare, gli incarichi di grande responsabilità non sono cose da donne.

È deplorevole che nell'epoca in cui viviamo un'istituzione tanto rilevante come lo è la RAE dia una tale dimostrazione di maschilismo, ma allo stesso tempo è incoraggiante dare oggi questa notizia: sebbene molto lentamente, sembra che le cose stiano cambiando, gli errori commessi nel passato sembrano essere stati riconosciuti e forse c'è ancora una speranza per una società che sembrava perduta.

Speriamo di poter scrivere, tra qualche anno, un articolo annunciando che finalmente è stata raggiunta una degna condizione di parità di sessi nella Real Academia Española, e ricordare questo vecchio articolo come niente più che il riflesso di un'antica società che sarà finalmente riuscita a evolvere.

Clicca qui se desideri leggere la notizia ufficiale dell'ingresso di Clara Janés all'Academia, in lingua originale: http://www.rae.es/…/clara-janes-ingresa-en-la-rae-con-un-di…






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